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Saper gestire il conflitto, può evitare lo scontro o epiloghi tragici.

Prima di uno scontro o di un evento fisico, vi è sempre o quasi uno spazio seppur sottile per mediare e gestire la situazione. Il saperlo fare è determinante in qualsiasi situazione.


In una antica favola giapponese citata da William Ury nel suo libro: “Il no positivo. Come negoziare un accordo senza rinunciare ai propri obiettivi”.

Il racconto ci invita a non agire mai di impeto, sotto l’effetto di emozioni negative, ma bensì a ragionare.


"Un povero pescatore che aveva avuto distrutta la sua barca a causa di una tempesta, chiese ad un samurai un prestito con l’impegno di restituirglielo l’anno seguente.

Passato l’anno il samurai si presentò dal pescatore per chiedergli la restituzione del prestito.

“Grande samurai, sono molto dispiaciuto”, disse il pescatore, “Purtroppo è stata una pessima annata per la pesca e mi duole doverle dire che non posso ripagare il debito. La prego, mi conceda un altro anno e la ripagherò con gli interessi”.

Il samurai si arrabbiò moltissimo e mentre sguainava la spada disse al pescatore: “Non sopporto di essere preso in giro, questa offesa va lavata con il sangue”.

Il pescatore chinò la tesa e disse: “Grande samurai, la tua ira è giustificata, ma ti assicuro che non era mia intenzione mancarti di rispetto. Se vuoi uccidermi fallo pure, ma per favore aspetta che la tua ira si sia placata. Da giovane anche io ho studiato per un po’ arti marziali e ricordo bene l’insegnamento del mio maestro che ci ricordava sempre: mai colpire sotto l’effetto dell’ira”.

Il samurai lo guardò per un minuto, poi abbassò la spada e disse con calma: “Il tuo maestro è saggio. Anche io ho ricevuto lo stesso insegnamento, ma come vedi me ne stavo dimenticando. Ti darò un altro anno per ripagare il tuo debito, ma se mancherà anche un solo centesimo ti ucciderò all’istante”.

Tempo dopo il samurai partì per un viaggio lasciando a casa la moglie e la madre. Vi ritornò dopo una settimana ed in piena notte.

Data l’ora tarda per non svegliare la moglie entrò in camera da letto in silenzio, ma fu colpito dal trovare che sul letto vi erano due persone: sua moglie e un estraneo in abito da samurai.

In un impeto di gelosia e di rabbia, alzò la spada per colpirli ambedue, ma improvvisamente si ricordò delle parole del pescatore: “Mai colpire sotto l’effetto dell’ira”.

Il samurai si fermò, respirò profondamente e poi, con i piedi, fece un forte rumore. Immediatamente la moglie si svegliò, e così fece anche l’estraneo, che si scoprì essere sua madre.

Che significa tutto questo?”, urlò. “Stavo per uccidervi entrambe”. “Avevamo paura dei briganti”, spiegò la moglie “Così ho fatto indossare a tua madre il tuo vestito da samurai per tenerli lontani. Se i briganti fossero arrivati, certamente avrebbero creduto che tu fossi in casa e non avrebbero osato assalirci”.

Passato un anno, il pescatore si presentò al samurai. “È stato per me un ottimo anno per la pesca”, disse tutto contento, “Questi sono i soldi che le devo, con tanto di interessi”.

“Tieni pure i tuoi soldi”, replicò il samurai. << Mi hai già ripagato una notte di quasi un anno fa >> ".


Questa favola ci insegna che il saper gestire gli impeti di ira e rabbia, ragionando. Questo metodo è applicabile nella vita di tutti i giorni in migliaia di situazioni diverse, il saper ragionare e condurre al ragionamento chi in quel momento è sopraffatto dall'ira, può essere la chiave della salvezza. Joseph Chilton Pearce era un autore americano di numerosi libri sullo sviluppo umano e lo sviluppo del bambino, meglio conosciuto per i suoi libri, The Crack in the Cosmic Egg, Magical Child pubblicato nel 1977 e The Bond of Power: Meditation and Wholeness. Preferiva il nome "Joe".


Nel suo libro Magical Child, Chilton Pearce riporta una storia molto esplicativa, dove rispetto ed empatia, e motivazioni hanno fatto la differenza, la stessa si svolge in America e più esattamente in Kansas, dove una bambina di 9 anni fu lasciata dalla nonna, la piccola si svegliò all'improvviso durante la notte, e vide la sua vecchia nonna seduta sul bordo del letto, di fronte a lei vi era un'uomo in piedi grondante di poggia con in mano un bastone, pronto a colpire, la piccola senti che un'urlo le saliva dal petto, ma la nonna le accarezzò la testa, e un senso di calma la conquistò. La vecchia donna disse all'uomo; << Sono contenta che abbia trovato la nostra casa, è arrivato nel posto giusto qui è il benvenuto, è una pessima notte per restarsene fuori al freddo, lei è bagnato è affamato, usi il bastone che ha in mano per ravvivare il fuoco della stufa in cucina, le troverò dei vestiti asciutti e le cucinerò un buon pasto caldo, poi le preparerò un letto per dormire vicino alla stufa >>, dopo di che la donna tacque e attese con calma. Dopo un lungo silenzio l'uomo abbassò il bastone e disse; << Non voglio farvi del male >>, così l'anziana donna lo fece entrare in cucina, gli preparò da mangiare gli diede dei vestiti asciutti e gli sistemò un giaciglio per la notte, poi tornò a letto e lei e la sua nipotina si riaddormentarono. Quando alla mattina si svegliarono l'uomo se ne era andato. Intorno alle 10 arrivò la polizia, guidata dai cani che avevano seguito la pista dell'uomo fino alla casa. Gli agenti rimasero sbalorditi quando trovarono nonna e nipotina ancora vive, l'uomo era un'assassino psicopatico evaso di prigione la notte precedente, e aveva massacrato la famiglia che viveva nella casa accanto.

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