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Minori autori di reati

Adolescenti a rischio di devianza ? Ma cos'è la devianza ?

La devianza sociale, in ambito sociologico, il termine è stato inizialmente formulato richiamando il concetto statistico di "deviazione", che indica lo scostamento di un valore da un valore medio di una distribuzione.


Se è deviante l'atto che trasgredisce una norma, dobbiamo chiarire a quali norme facciamo riferimento. La norma va considerata nella sua doppia natura, come norma giuridica e sociale. La prima è depositata nel sistema giuridico di uno Stato e gli individui hanno l'obbligo di rispettarla; la sua trasgressione viene attivamente repressa. Si attua così una sovrapposizione concettuale tra devianza e crimine.

La seconda si sedimenta nelle relazioni tra gli uomini, che tendono a privilegiare comportamenti omogenei. delineando i confini tra azioni "conformi" e "devianti". In questo secondo caso non abbiamo un diritto positivo che stabilisce le regole di conformità e sanzionai trasgressori, ma piuttosto un codice non scritto di ordine morale e culturale, condiviso dai componenti di una collettività.


La devianza sociale, vi sono 3 funzioni:

  1. I confini tra comportamenti "buoni" e "cattivi", quindi dei confini tra gruppi; Il reato lede i sentimenti collettivi, provocando una reazione sociale, che non fa altro che rafforzare la coesione del gruppo e la conformità delle norme. Nell'atto deviante, è la società la principale vittima.

  2. La devianza aiuta e crea solidarietà sociale; Il comportamento deviante rafforza la conformità all'interno di una struttura sociale.

  3. La devianza ha una funzione adattiva; La devianza individuale offre alla collettività una possibilità di trasformazione e rinnovamento sociali, gli atti devianti considerati come crimini legalmente sanzionati vanno repressi, mentre si mostrerà maggiore tolleranza verso altri tipi di comportamenti, anticipatori di un cambiamento nei costumi e di una morale futura.

Ma cosa genera la devianza ?


Le dinamiche sociali, dove troviamo zone molto povere, altissimo tasso di disoccupazione e alto tasso di criminalità.

Vi sono anche i fattori individuali da considerare, come il contesto familiare, i disturbi psicologici o il cambio repentino di status.


Fatte queste premesse, la relazione tra adolescenza e devianza è frutto di una molteplicità di fattori di rischio che riguardano l'area biologica, psicologica e sociale.

Solo la loro interazione porta all'affermazione di un comportamento deviante, tenendo conto l'effetto dei fattori di rischio dipendente non solo dalla fase di sviluppo in cui il soggetto si trova, ma anche dalla presenza di fattori protettivi in grado di ridurre, o annullare le conseguenze. La probabilità di manifestare delinquenza e violenza cresce con il numero di fattori di rischio implicati, pertanto la presenza di un singolo fattore non spiegherà mai, di per sé, l'agito antisociale.


Esso è il risultato dell'incrocio e dell'interazione di fattori individuali, sociali, familiari e ambientali che si collocano all'interno di un percorso evolutivo e che si colorano di significati e potenzialità patogene diverse a seconda del momento in cui si presentano e interagiscono.


(Malagoli Togliatti, 2004) "L'adolescenza rappresenta la fase del ciclo di vita in cui il bisogno di rischiare, inteso come assunzione di rischi in termini comportamentali, si esprime con particolare intensità. Esso si manifesta tramite numerosi comportamenti di sperimentazione che fanno parte dei normali processi di sviluppo. Si tratta di condotte che consentono all'adolescente di mettere alla prova le proprie abilità e competenze, di concretizzare i livelli di autonomia e di controllo via via raggiunti e di sperimentare nuovi e diversificati stili di comportamento.

Tuttavia, tale assunzione di rischio può portare l'adolescente a mettere in atto comportamenti estremamente dannosi per la propria e altrui salute".


I fattori di rischio :


Crescere in una famiglia deviante << aiuta >>, il ragazzo si trova anch'esso, a copiare i comportamenti devianti. Tutti noi cresciamo imitando in qualcosa i propri genitori, è stato visto come ragazzi cresciuti in famiglie con membri devianti a loro volta attuassero gli stessi comportamenti.

Solitamente i comportamenti devianti vengono bloccati dai genitori, i quali ripudiano il comportamento, se invece i genitori stessi mettono in atto quel comportamento il ragazzo si sente legittimato a metterlo in atto.


Il gruppo dei pari e il nuovo mondo dei social sono altri fattori di rischio molto importanti da tenere in considerazione. L'idea di << branco >> può portare a commettere azioni devianti per non essere esclusi fino a farle proprie.

Anche il nuovo mondo virtuale ha una doppia veste nei comportamenti devianti. I social e i nuovi mezzi di comunicazione sono sia fattori protettivi che fattori a rischio. Spesso i genitori degli adolescenti non sono in grado di usarli e questo permette all'adolescente di essere

<< solo >> in quel mondo e questo potrebbe portarlo a commettere atti devianti che a lui sembrano di poco conto, che invece hanno risvolti molto gravi.

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