La famiglia e le dinamiche relazionali disfunzionali dalla coppia alla famiglia
La formazione della coppia, si attua quando il giovane adulto investe il proprio affetti verso un'altra persona, la sua idea di vita inizia a ruotare intorno al desiderio di coppia e non del singolo. Questa fase solitamente porta alla creazione di una nuova famiglia e alla nascita di figli.

Quando una coppia è sana ?
Il << contratto >> di coppia rende felici entrambi i partner.
Il << potere >> è equilibrato tra i due.
I punti di vista, le emozioni e il volere dell'altro è importante tanto quanto il proprio.
Essere consapevoli di poter vivere senza il partner.
Autonomia personale.
Le cose positive e quelle negative sono condivise.
Quando la copia è disfunzionale ?
Il << contratto >> di coppia rende felice solo uno dei due partner.
Il << potere >> è nelle mani di uno solo dei due
I punti di vista, le emozioni e il valore dell'altro non contano.
Credere di non poter vivere senza il partner.
Impossibilità di avere i propri spazi.
Le cose positive e quelle negative non sono condivise.
Solitamente quando la coppia diventa disfunzionale uno dei due partner decide di interrompere la relazione.
La relazione può diventare pericolosa, quando all'interno della coppia vi è un manipolatore e un dipendente affettivo. Il manipolatore presenta un disturbo narcisistico di personalità e gli indicatori di comportamento da cui possiamo dedurre la sua personalità sono :
egocentrico e accentratore
svalutante
richiedente
diffidente e geloso
perfezionista e ipercritico
snob ("io sono meglio di tutti gli altri, io sono speciale")
incapace di mettersi nei panni degli altri
emotivamente freddo e distaccato
bugiardo e circostanziale
concentrato su di sé
teatrale, vuole stare al centro dell'attenzione
approfitta degli altri per i suoi scopi
non prova dispiacere o rimorso
tende ad avere dipendenze o ad abusare di sostanze
Per contro i tratti del dipendente affettivo sono piuttosto evidenti, e se vi sono almeno 5 dei tratti qui sotto descritti siamo in presenza di un dipendente affettivo, ricordando che chi soffre di questo disturbo è un soggetto che ha un persistente ed eccesivo bisogno di essere preso, con conseguente sottomissione e tendenza di aggrapparsi al partner.
difficoltà a prendere decisioni quotidiane senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte di altre persone
necessità di ottenere che altri siano responsabili nei più importanti aspetti della loro vita
difficoltà ad esprimere disaccordo con gli altri, perché temono la perdita di sostegno e approvazione
difficoltà di intraprendere personalmente progetti, perché non sono sicuri del loro giudizio e/o delle loro abilità (non perché mancano di motivazione o energia)
Inclinazione a sforzarsi (p.es. fare compiti sgradevoli) per ottenere il sostegno degli altri
sentimenti di disagio o di impotenza quando sono soli, perché temono di non potersi prendere cura di sé stessi
urgente bisogno di stabilire un nuovo rapporto con qualcuno che fornirà assistenza e sostegno quando finisce una stretta relazione
preoccupazione irrealistica con paura di essere lasciati a prendersi cura di sé
Vi sono degli schemi che si attivano in questi tipi di relazione diverse tra loro, nelle relazioni cosiddette disfunzionali, formate da un manipolatore e un partner sottomesso, questi schemi conducono molto spesso ad epiloghi violenti.
La dipendenza affettiva rientra, per molte analogie, ad essere parificata alla dipendenza da sostanze, con un'alta correlazione con disturbi di personalità, in particolare appunto con il disturbo dipendente di personalità, ma attenzione il soggetto "dipendente" nella coppia non è sempre solo la donna.
Quando un coppia disfunzionale si rompe cosa accade nella maggioranza dei casi ?
I soggetti tendono a creare nuove relazioni, formando nuove coppie a loro volta disfunzionali. La rottura della copia disfunzionale avviene con estrema fatica e difficoltà includendo in questa fase situazioni di stalking, violenza, ecc..., sino a giungere in alcuni casi ad elevato rischio di all'omicidio.
Nelle famiglie funzionali si deve comunque tenere in considerazione che la cosiddetta famiglia "del mulino bianco" non esiste, esistono però famiglie che trovano un loro equilibrio senza intaccare gli altri membri del sistema, favorendo lo sviluppo sia della famiglia stessa che del singolo individuo.