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Da dove nasce la guerra tra vaccinati e i non vaccinati ? Siamo possibili vittime si una sindrome.

Da cosa scaturisce questo conflitto sociale, tra i favorevoli al vaccino e i non favorevoli al vaccino?

Si tratta puramente di un istinto legato ad un acquisito e primordiale istinto sociologico, intrinseco nell’essere umano.


In una spiegazione psicoanalitica, il filosofo Jean Paul Sartre, parla di una struttura che nella nostra mente si chiama “Il mondo dell’uniformità gregaria” in sostanza quando si è in una posizione di confort psicologico, uno tende ad assumere una posizione di conformità gregaria “il gregge”, che è caratterizzato non soltanto dalle idee, dalle opinioni, dalla disciplina e dal conformismo, ma è caratterizzato anche dalla rabbia nei confronti di chiunque si allontani dal gregge o non voglia farne parte.

Un esempio di questa struttura psicologica è; basata sulla prima domanda che fanno coloro che sono vaccinati quando incontrano una persona, ad una cena, in un momento di convivialità, in una riunione di lavoro, ecc…, << ma tu sei vaccinato? >>, e difronte alla risposta << no >> tendono a diventare aggressivi. Ma a chi è vaccinato non dovrebbe interessare nulla, perché vaccinato è protetto. Ma i vaccinati hanno talmente paura di una scelta errata, di una disconferma per una decisione presa, che hanno fatto o che hanno subito, che il fatto in cui qualcuno possa sostenere una tesi o un comportamento diverso dal loro è una minaccia per la loro sicurezza.

Quindi la battaglia di due fronti opposti si spiega facilmente, in un’ottica semplificata, ossia chi si vaccina fa parte di un gregge che accetta o si sottomette ad un potere superiore, mentre chi non si vaccina si allontana da questo gregge causando sentimenti di rabbia e paura nei facenti parte del gregge, minando proprio il loro timore di aver preso o subito una decisione sbagliata che si allontana di molto dalla libertà nella completezza del suo significato assoluto.

Ad oggi vi è ancora molta disinformazione e insicurezza anche nelle decisioni emanate dalle autorità, << Usate i guanti, non usate i guanti, sterilizzate le superfici, non sterilizzate le superfici >> è un vero e proprio disordine di stupidaggini. Sapendo oltre più che l’uso costante della mascherina apre una porta, non sottovalutabile, al proliferare del fungo “Aspergillus Fumigatus” che si deposita volentieri in grandi quantità sulle mascherine mentre sono utilizzate, causando la Aspergillosi broncopolmonare. Questo per dire come il mondo comincia a rispondere. Il moto dell’uniformità gregaria, cioè del gregge del conformismo, dell’adattamento, dell’imitazione, é un comportamento diffuso della specie umana.

Il genere umano ha un’antica e passiva ossequienza al potere, risalente almeno ai tempi della caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

Il popolo essendo abituato ad una dimensione servile, quella che Alessandro Manzoni chiama la “minuta gente”, è proprio quella che non oserebbe mai ribellarsi, tra le quali ci sono anche persone ottime con un elevato grado di istruzione, seppur confermando una scarsa capacità di elaborazione del pensiero. In questo mondo globalizzato è facile che ci si pieghi così al potere. Il potere è una cosa talmente pervasiva che è una sorta di common-sense diffuso.

Chi gestisce il potere, mai come in un periodo come quello che stiamo vivendo, controlla tutto il Mainstream, tutte le informazioni, le università, il Deep State, i servizi segreti.

Questo ad esempio non accade con il sistema politico, controcorrente, come quello di Vladimir Putin, perché gode del fatto che buona parte del buon senso comune dell’uomo russo è dalla sua parte.

Gli esseri umani sono per natura come le pecore, come i delfini, come gli scoiattoli. Si adeguano all’odore del gruppo, quindi si accorpano.

Vi sono delle correlazioni nei comportamenti con la sindrome di Stoccolma, dove sembra essere una risposta emotiva automatica, spesso inconscia, al trauma del divenire un ostaggio. Tale risposta non è una scelta razionale della persona.

Essa comprende un alto grado di stress. Tale fenomeno, nella sindrome di Stoccolma, coinvolge sia gli ostaggi che il sequestratore, i quali sviluppano la filosofia del “siamo noi contro di loro” (intendendo in questo caso, quel “loro” come i non vaccinati)

Non so dire se il vaccino sia una o la soluzione, o se non vaccinarsi sia la giusta soluzione, quello che personalmente ritengo è che il cervello serve a registrare opinioni che si basano sui fatti. Mente noto che molte persone non hanno ancora interiorizzato l’empirismo.

Ci si dovrebbe concentrare molto di più nel mantenere la libertà di pensiero e di scelta, invece di accendere conflitti tra vaccinati e non.

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